Inchiesta sugli studi scientifici riguardanti l’interazione tra gatti domestici e animali selvatici, uccelli in particolare.
(Prima Puntata)
L’interazione tra gatti e uccelli è oggetto da tempo di studio e dibattito.Periodicamente alcuni studi tentano una palese criminalizzazione nei confronti dei gatti, in relazione alla loro attività di predazione nei confronti della fauna selvatica.
“Gatti killer contro poveri uccelli, biodiversità minacciata dai felini”. Questa in sintesi la loro tesi; utilizzata anche in questi anni da governi come quello dell’Australia, per giustificare una vera e propria guerra/strage contro i felini.Posizioni estremiste e violente che non possono essere accettate.
Gatti e uccelli possono e devono convivere.Le politiche di sterilizzazione devono essere realizzate, incentivate e utilizzate sia per il controllo numerico dei gatti, sia per tutelare la fauna selvatica.Occorre una migliore azione di gestione scientifica delle comunità feline esistenti. capace anche di preservare l’intera biodiversità.
Solo negli Stati Uniti questi studi smaccatamente antigatto sono stati oggetto di forte contestazione da parte di ricercatori e Associazioni.Contestazioni nel metodo, nel merito e negli stessi risultati.Di queste posizioni cercheremo di dare conto nella nostra inchiesta.
In Italia quasi nessuna critica agli studi che criminalizzano il gatto e sembra che tutti vadano a “bersi” qualsiasi contenuto, senza alcun serio vaglio critico.Nella nostra inchiesta a puntate cercheremo di vederci chiaro e di capire quale base scientifica hanno e chi sono i loro autori.
Nel nostro paese continuano ad essere presi per oro colato da molti.Uno degli studi più citati è datato 2013 e viene dagli Stati Uniti.Andiamo a cercare scoprire chi lo firma e su cosa si basa.Nelle prossime puntante dell’inchiesta andremo ad analizzare le cifre riportate da questi studi.
Lo studio è :
“The impact of free-ranging domestic cats on wildlife of the United States (Scott R. Loss, Tom Will & Peter P. Marra, 2013).”
Può essere scaricato integralmente qui:
Per comodità è quasi sempre attribuito a Marra responsabile dello Smithsonian Migratory Bird Center di Washington.
Lo stesso presenta nella sua Bibliografia (References) anche lo studio a prima firma di :
Dauphiné N. & Cooper R. J.. Impacts of free-ranging domestic cats (Felis catus) on birds in the United States: a review of recent research with conservation and management recommendations. Proceedings of the Fourth International Partners in Flight Conference: Tundra to Tropics 205–219Partners in Flight: US, (2009).
E proprio Nico Dauphine dello Smithsonian Migratory Bird Center National Zoo, è stata al centro di una clamorosa condanna per tentato avvelenamento di gatti, documentata da una videocamera e mostrata su tutte le tv americane (anche CNN), visibile anche on line.
Nel video qui sopra la ricercatrice che espone una sua ricerca nel 2009 alla Universityof Georgia.
Nel processo lo stesso Marra testimoniò invano a favore di Dauphine, che era stata beccata dalla videosorveglianza-vedi foto qui sotto- mentre butta veleno per topi in ciotola di cibo dei gatti.
E’ stata giudicata colpevole di tentata crudeltà verso gli animali, per avere preso un sacchetto di plastica dalla sua borsa e aver versato il veleno nei piatti usati dai gatti.
Dauphine è stata condannata nel 2011 per tentata crudeltà verso gli animali ad un anno di libertà vigilata e 120 ore di servizio alla comunità .La condanna è stata confermata nel 2013.
In rete son diverse i siti on line che si occupano del caso tra questi :
–link con questa notizia in inglese .
Prima puntata-CONTINUA-